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Pubblicato inSantagostinopedia

Psicologo infantile: chi è, di cosa si occupa

Lo psicologo infantile può essere utile, e risolutivo, per le problematiche relative allo sviluppo del bambino. Perché è utile rivolgersi a questa figura? Quando serve andarci?

Che figura è lo psicologo infantile?

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Lo psicologo infantile, e della età evolutiva, è una figura che si occupa di studiare la psicologia del bambino insieme a:

  • comportamento
  • processo della crescita
  • sviluppo della personalità.

La psicologia dell’infanzia si specifica in tre fondamentali momenti della crescita:

  • 0 fino ai 3 anni, con la psicologia di età evolutiva e prima infanzia
  • 2 fino ai 6 anni, e si parla di seconda infanzia
  • 7 fino ai 10 anni, il periodo definito fanciullezza.

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Cosa fa lo psicologo infantile?

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Andare dallo psicologo infantile significa relazionarsi con un professionista che si occupa di aiutare i bambini e le loro famiglie a superare i disagi e le difficoltà emotive, comportamentali e di sviluppo. Il primo aspetto di cui tenere conto è il seguente: portare un bambino dallo psicologo infantile è solo il primo passo lungo la via del benessere mentale, affettivo e comportamentale dei più piccoli.

Spesso infatti ad essere coinvolti nelle sedute sono anche i genitori o, più in generale, i caregiver del bambino. Lo psicologo infantile lavora innanzitutto attraverso colloqui psicologici sia con i genitori sia con la famiglia; ulteriori colloqui psicologici vengono svolti con il bambino.

Quindi si procede con l’osservazione della copia genitore e bambino, dell’ambiente in cui lui vive. In seguito, prima di decidere il percorso terapeutico che necessita della collaborazione di genitori e caregiver, vengono somministrati test psicodiagnostici, oltre che neuropsicologici.

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È normale che durante l’intero dello sviluppo, soprattutto nei momenti critici di cambiamento come:

  • ingresso in una scuola nuova
  • cambiamento nella struttura familiare in seguito ad un lutto, al divorzio o alla separazione dei genitori
  • cambiamento d’ambiente di vita

i bambini e gli adolescenti esprimano difficoltà a mantenersi sufficientemente sereni. I segnali di queste difficoltà possono essere i più vari: il bambino è irritabile, piange per niente, oppure è aggressivo. Il sonno è disturbato, oppure il bambino rifiuta il cibo. O ancora, il rendimento scolastico ha subito un calo, il bambino evita i rapporti sociali, o è apatico, sembra rifugiarsi in un suo mondo.

I genitori giustamente si preoccupano, e rientra nei loro compiti comprendere in prima battuta cosa non va. Solitamente infatti le situazioni di disagio tendono a risolversi in breve quando il motivo è comprensibile, contingente e facilmente modificabile.

Problematiche di cui si occupa lo psicologo infantile

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La psicologia infantile può, in ogni caso, aiutare nel trattare problematiche anche molto importanti e gravose per i più piccoli. Problematiche che hanno dinamiche complesse, radici profonde e non riescono a risolversi spontaneamente:

Come aiutare un bambino con problemi comportamentali?

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Problemi comportamentali quali il disturbo oppositivo provocatorio o i disturbi della condotta sono le tipiche problematiche che richiedono il punto di vista di uno psicologo specializzato nell’età infantile.

Il percorso terapeutico

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L’iter della consultazione prevede un primo colloquio di approfondimento della situazione con i genitori. Poi i genitori, insieme all’operatore, individueranno le fasi successive che saranno, a seconda della necessità, ulteriori colloqui di supporto al ruolo genitoriale e incontri col bambino, o l’adolescente, per una valutazione psicodiagnostica.

Solo in caso di necessità, potrà essere intrapresa una psicoterapia per il minore.

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Quanto costa lo psicologo infantile?

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Il costo del primo colloquio con uno psicologo infantile, primo colloquio che può avvenire anche con uno psicologo infantile online, è di 50 euro.