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Pubblicato inPatologie

Il fuoco di Sant’Antonio (Herpes Zoster)

Cause, sintomi e trattamenti per il fuoco di Sant’Antonio, una patologia della cute causata dal virus della varicella. Il trattamento d’elezione è dato dai farmaci antivirali.

Il fuoco di Sant’Antonio, il cui termine scientifico è Herpes Zoster, è una malattia infettiva causata dalla riattivazione del virus varicella-zoster. Colpisce principalmente persone di età superiore ai 50 anni e si manifesta con caratteristiche eruzioni cutanee dolorose lungo il percorso dei nervi.

La maggior parte dei casi si risolve spontaneamente, ma è contagioso e può causare gravi complicazioni se non trattato adeguatamente. La prevenzione attraverso la vaccinazione è la scelta migliore per ridurre il rischio di sviluppare i sintomi di questo virus.

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Cos’è il fuoco di sant’Antonio?

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Il fuoco Sant’Antonio è una malattia dovuta al virus varicella-zoster, lo stesso patogeno all’origine della varicella. Dopo aver contratto la varicella, il virus rimane nel sistema nervoso per anni, fino a quando non si verifica una sua riattivazione. Questa riattivazione può essere scatenata da diversi fattori, tra cui lo stress, l’immunosoppressione, l’invecchiamento o altre condizioni che compromettono la risposta immunitaria.

La condizione è più frequente nelle persone anziane e in quelle con sistema immunitario indebolito. Negli Stati Uniti, si stima che circa un terzo della popolazione svilupperà il fuoco di Sant’Antonio nel corso della vita, con un’incidenza che aumenta significativamente dopo i 60 anni.

Origine del nome

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Il nome popolare “fuoco di Sant’Antonio” deriva dalla tradizione popolare che associava il dolore bruciante caratteristico della malattia al fuoco sacro. Dal punto di vista medico, l’Herpes Zoster si manifesta tipicamente lungo il percorso di un singolo nervo, creando una fascia di lesioni cutanee che raramente attraversa la linea mediana del corpo.

Quali sono i primi sintomi del fuoco di Sant’Antonio?

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I sintomi del fuoco di Sant’Antonio si sviluppano tipicamente in fasi successive. I primi segni possono precedere l’eruzione cutanea di diversi giorni e sono dolore, bruciore, formicolio o prurito in una specifica area del corpo. Questa fase prodromica è spesso accompagnata da malessere generale, febbre e mal di testa.

Successivamente compare l’eruzione cutanea caratteristica, che si manifesta con:

  • vescicole raggruppate, piene di liquido chiaro
  • rossore e gonfiore della pelle circostante
  • dolore intenso e bruciante nell’area interessata
  • estrema sensibilità al tatto.

Il dolore può essere molto intenso e viene spesso descritto come bruciante, pulsante o simile a piccole scosse elettriche.

fuoco di sant'antonio sintomi

Quanti giorni dura il fuoco di Sant’Antonio?

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La durata del fuoco di Sant’Antonio varia da persona a persona, ma generalmente l’episodio acuto dura dalle 2 alle 6 settimane. Le vescicole tipicamente si formano entro 1-3 giorni dall’inizio del dolore, raggiungono il picco dopo circa una settimana e poi iniziano a seccarsi formando croste.

Il processo di guarigione segue questa sequenza:

  • fase prodromica: 1 – 3 giorni
  • formazione delle vescicole: 3 – 5 giorni
  • fase delle croste: 7 – 10 giorni
  • guarigione completa: 2 – 4 settimane

Nella maggior parte dei casi, la pelle guarisce completamente senza lasciare cicatrici significative, soprattutto se non si grattano le lesioni e si segue un trattamento appropriato.

Come ci si contagia col fuoco di Sant’Antonio?

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Il fuoco di Sant’Antonio è contagioso, ma non nel modo in cui molti pensano. Una persona con Herpes Zoster attivo può trasmettere il virus varicella-zoster a individui che non hanno mai avuto la varicella o che non sono stati vaccinati contro di essa. Tuttavia, il contagio non causa direttamente il fuoco di Sant’Antonio in altre persone, ma piuttosto la varicella.

Il contagio può avvenire attraverso:

  • contatto diretto con le vescicole aperte
  • inalazione di particelle virali nell’aria
  • contatto con oggetti contaminati.

Il virus può essere trasmesso dal momento della comparsa delle vescicole fino a quando tutte le lesioni non si sono trasformate in croste secche. È importante notare che il contagio può verificarsi solo attraverso il contatto diretto con le lesioni cutanee, non tramite tosse o starnuti come per altre malattie infettive.

Cosa si rischia con il fuoco di Sant’Antonio?

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Le complicazioni del fuoco di Sant’Antonio possono essere serie, specialmente nelle persone anziane o immunocompromesse. La complicazione più comune è la nevralgia post erpetica, che si manifesta con dolore persistente nell’area interessata anche dopo la guarigione delle lesioni cutanee.

Altre possibili conseguenze includono:

Il rischio di sviluppare complicazioni aumenta con l’età e lo stato di immunodeficienza. La nevralgia post erpetica può persistere per mesi o addirittura anni, causando dolore cronico debilitante che può influire significativamente sulla qualità della vita.

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Diagnosi e trattamento dell’Herpes Zoster

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La diagnosi del fuoco di Sant’Antonio è principalmente clinica, basata sull’osservazione dei sintomi caratteristici e dell’aspetto delle lesioni cutanee. In alcuni casi, può essere necessario confermare la diagnosi attraverso test di laboratorio, come il test PCR o la coltura virale.

È preferibile che la terapia sia iniziata entro 3 giorni dall’avvio dei sintomi. I farmaci antivirali rappresentano la terapia di prima linea e includono:

Questi farmaci possono ridurre la durata e la gravità dei sintomi, oltre a diminuire il rischio di complicazioni. Per il controllo del dolore, possono essere utilizzati analgesici, antinfiammatori e, nei casi più gravi, farmaci specifici per il dolore neuropatico.

Le vaccinazioni anti-zoster rappresentano oggi la strategia preventiva più efficace. Il vaccino è raccomandato per le persone di età superiore ai 50 anni ed è disponibile in due formulazioni. Una singola dose di vaccino può ridurre significativamente il rischio di sviluppare il fuoco di Sant’Antonio e le sue complicazioni.