- Cos’è il fuoco di sant’Antonio?
- Quali sono i primi sintomi del fuoco di Sant’Antonio?
- Come mai arriva il fuoco di Sant’Antonio?
- Come ci si contagia col fuoco di Sant’Antonio?
- Cosa si rischia con il fuoco di Sant’Antonio?
- Diagnosi e trattamento dell’Herpes Zoster
Il fuoco di Sant’Antonio, il cui termine scientifico è Herpes Zoster, è una malattia infettiva causata dalla riattivazione del Virus Varicella-Zoster. Colpisce principalmente persone di età superiore ai 50 anni e si manifesta con caratteristiche eruzioni cutanee dolorose lungo il percorso dei nervi.
La maggior parte dei casi si risolve spontaneamente, ma è contagioso e può causare gravi complicazioni se non trattato adeguatamente. La prevenzione attraverso la vaccinazione è la scelta migliore per ridurre il rischio di sviluppare i sintomi di questo virus.
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Cos’è il fuoco di sant’Antonio?
↑ topIl fuoco di Sant’Antonio, in termini medici chiamato Herpes Zoster, è una patologia di tipo infettivo dovuta alla riattivazione del virus Varicella-Zoster VZV. Lo stesso virus responsabile della varicella.
Si manifesta s’una metà del corpo in forma di vescicole, e rash cutanei, simili appunto a quelli della varicella, insieme ad un dolore di tipo neuropatico.
Colpisce prevalentemente adulti che abbiano già contratto la varicella durante l’infanzia, in una percentuale compresa intorno al 10%. La riattivazione del virus Varicella-Zoster VZV è dovuta ad un abbassamento temporaneo delle difese immunitarie. Il trattamento è locale e sintomatico, dal momento che la condizione tende a scomparire spontaneamente.
Il nome popolare “fuoco di Sant’Antonio” deriva dalla tradizione popolare che associava il dolore bruciante caratteristico della malattia al fuoco sacro.
Quali sono i primi sintomi del fuoco di Sant’Antonio?
↑ topI sintomi del fuoco di Sant’Antonio si sviluppano tipicamente in fasi successive. I primi segni possono precedere l’eruzione cutanea di diversi giorni e sono dolore, bruciore, formicolio o prurito in una specifica area del corpo. Questa fase prodromica è spesso accompagnata da malessere generale, febbre e mal di testa.
Successivamente compare l’eruzione cutanea caratteristica, che si manifesta con:
- vescicole raggruppate, piene di liquido chiaro
- rossore e gonfiore della pelle circostante
- dolore intenso e bruciante nell’area interessata
- estrema sensibilità al tatto.
Il dolore può essere molto intenso e viene spesso descritto come bruciante, pulsante o simile a piccole scosse elettriche.
Dove colpisce il fuoco di Sant’Antonio?
↑ topVa innanzitutto detto che la manifestazione dell’Herpes Zoster si localizza lungo il decorso di un nervo. Per questo motivo compare in una singola area del corpo, quasi sempre unilaterale, cioè da un solo lato. Le sedi comunemente più colpite sono:
- torace
- addome
- schiena
- viso
- zona lombare.
L’eruzione tende a formare una striscia di vescicole arrossate, corrispondente al dermatomero colpito dal virus. Proprio questa distribuzione a fascia è uno dei segni più tipici della malattia.
In alcuni casi può interessare anche zone delicate come occhio o orecchio Queste situazioni richiedono una valutazione medica tempestiva per evitare complicanze.

Quanti giorni dura il fuoco di Sant’Antonio?
↑ topLa durata del fuoco di Sant’Antonio varia da persona a persona, ma generalmente l’episodio acuto dura dalle 2 alle 6 settimane. Le vescicole tipicamente si formano entro 1-3 giorni dall’inizio del dolore, raggiungono il picco dopo circa una settimana e poi iniziano a seccarsi formando croste.
Il processo di guarigione segue questa sequenza:
- fase prodromica: 1 – 3 giorni
- formazione delle vescicole: 3 – 5 giorni
- fase delle croste: 7 – 10 giorni
- guarigione completa: 2 – 4 settimane
Nella maggior parte dei casi, la pelle guarisce completamente senza lasciare cicatrici significative, soprattutto se non si grattano le lesioni e si segue un trattamento appropriato.
Come mai arriva il fuoco di Sant’Antonio?
↑ topIl virus Varicella-Zoster si può riattivare per quattro ragioni principali:
- difese immunitarie basse: una riduzione dell’efficienza del sistema immunitario facilita la riattivazione del virus Varicella-Zoster, che rimane latente nei gangli nervosi dopo la varicella
- età: l’incidenza aumenta dopo i 50 anni perché le cellule immunitarie dedicate al controllo del virus diminuiscono progressivamente con l’invecchiamento
- forte stress psico-fisico: periodi prolungati di stress intenso possono modificare la risposta immunitaria, aumentando la produzione di cortisolo e riducendo la capacità dell’organismo di mantenere il virus in stato inattivo
- traumi fisici o infezioni in corso: interventi chirurgici, lesioni localizzate o infezioni possono rendere suscettibili i nervi coinvolti e creare un contesto infiammatorio che facilita la riattivazione del virus nei gangli nervosi.
Come ci si contagia col fuoco di Sant’Antonio?
↑ topIl fuoco di Sant’Antonio è contagioso, ma non nel modo in cui molti pensano. Una persona con Herpes Zoster attivo può trasmettere il Virus Varicella-Zoster a individui che non hanno mai avuto la varicella o che non sono stati vaccinati contro di essa. Tuttavia, il contagio non causa direttamente il fuoco di Sant’Antonio in altre persone, ma piuttosto la varicella.
Il contagio può avvenire attraverso:
- contatto diretto con le vescicole aperte
- inalazione di particelle virali nell’aria
- contatto con oggetti contaminati.
Il virus può essere trasmesso dal momento della comparsa delle vescicole fino a quando tutte le lesioni non si sono trasformate in croste secche. È importante notare che il contagio può verificarsi solo attraverso il contatto diretto con le lesioni cutanee, non tramite tosse o starnuti come per altre malattie infettive.
Cosa si rischia con il fuoco di Sant’Antonio?
↑ topLe complicazioni del fuoco di Sant’Antonio possono essere serie, specialmente nelle persone anziane o immunocompromesse. La complicazione più comune è la nevralgia post erpetica, che si manifesta con dolore persistente nell’area interessata anche dopo la guarigione delle lesioni cutanee.
Altre possibili conseguenze includono:
- infezioni batteriche secondarie delle lesioni
- problemi oculari se coinvolto il nervo trigemino
- perdita dell’udito
- paralisi facciale
- cicatrici permanenti.
Il rischio di sviluppare complicazioni aumenta con l’età e lo stato di immunodeficienza. La nevralgia post erpetica può persistere per mesi o addirittura anni, causando dolore cronico debilitante che può influire significativamente sulla qualità della vita.

Diagnosi e trattamento dell’Herpes Zoster
↑ topLa diagnosi del fuoco di Sant’Antonio è principalmente clinica, basata sull’osservazione dei sintomi caratteristici e dell’aspetto delle lesioni cutanee. In alcuni casi, può essere necessario confermare la diagnosi attraverso test di laboratorio, come il test PCR o la coltura virale.
È preferibile che la terapia sia iniziata entro 3 giorni dall’avvio dei sintomi. I farmaci antivirali rappresentano la terapia di prima linea e includono:
- Aciclovir
- Valaciclovir
- Famciclovir
Questi farmaci possono ridurre la durata e la gravità dei sintomi, oltre a diminuire il rischio di complicazioni. Per il controllo del dolore, possono essere utilizzati analgesici, antinfiammatori e, nei casi più gravi, farmaci specifici per il dolore neuropatico.
Le vaccinazioni anti-Zoster rappresentano oggi la strategia preventiva più efficace. Il vaccino è raccomandato per le persone di età superiore ai 50 anni ed è disponibile in due formulazioni. Una singola dose di vaccino può ridurre significativamente il rischio di sviluppare il fuoco di Sant’Antonio e le sue complicazioni.