UN SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA NEI MOMENTI CRITICI
È normale che durante tutto l'arco dello sviluppo, soprattutto nei momenti critici di cambiamento, come l'ingresso in una scuola nuova, un cambiamento nella struttura familiare, un cambiamento d'ambiente, i bambini e gli adolescenti ci segnalino la loro difficoltà a mantenersi sufficientemente sereni e in grado di comportarsi come gli adulti si aspettano da loro.
I segnali di queste difficoltà possono essere i più vari: il bambino è irritabile, piange per niente, oppure è aggressivo. Il sonno è disturbato, oppure il bambino rifiuta il cibo. O ancora: il rendimento scolastico ha subito un calo, il bambino evita i rapporti sociali, o è apatico, sembra rifugiarsi in un suo mondo.
I genitori giustamente si preoccupano, sta a loro per primi cercare di capire che cosa non va.
E infatti spesso queste situazioni di disagio si risolvono in breve, se il motivo è comprensibile, contingente e facilmente modificabile.
QUANDO IL TEMPO PASSA MA IL PROBLEMA RESTA
Quando però il disagio si prolunga nel tempo, diventa sempre meno tollerabile da tutta la famiglia, e più difficile da comprendere e da modificare.
Il rischio è allora che si instauri un circolo vizioso che coinvolge un po' tutte le persone che hanno a che fare col bambino, rendendole sempre più preoccupate e frustrate.
In questa situazione anche il bambino perde a poco a poco le speranze di essere capito e aiutato, e sta peggio.
Gli psicologi psicoterapeuti di formazione psicoanalitica sono specializzati nella gestione e nella cura delle problematiche dell'età evolutiva.
IL PERCORSO TERAPEUTICO
L'iter della consultazione prevede un primo colloquio di approfondimento della situazione con i genitori.
Poi i genitori, insieme all'operatore, individueranno le fasi successive, che saranno, a seconda della necessità, ulteriori colloqui di supporto al ruolo genitoriale e/o incontri col bambino/adolescente per una valutazione psicodiagnostica.
Solo in caso di necessità, potrà essere intrapresa una psicoterapia per il minore.