- Cos’è la bradicinesia?
- Quali sono le cause della bradicinesia?
- Quali sintomi accessori ha la bradicinesia?
- Diagnosi e terapia
Cos’è la bradicinesia?
↑ topCon il termine bradicinesia si indica una condizione di origine solitamente patologica, per la quale il paziente ha difficoltà ad effettuare movimenti volontari, che per questo risultano più lenti. Il termine è infatti un composto di due parole dal greco antico che significano rispettivamente “lento” e “movimento”.
La causa primaria di questa condizione è una ridotta capacità del cervello di produrre dopamina, un neurotrasmettitore responsabile di vari processi e anche stati d’animo (è normalmente definito come uno degli ormoni della felicità, in ambienti non professionali).
L’insorgere ed il decorso della condizione sono solitamente graduali e progressivi.
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Quali sono le cause della bradicinesia?
↑ topCome detto alla base di questa condizione c’è un’anomalia dei circoli dopaminergici del sistema nervoso centrale, per cui la dopamina responsabile dei movimenti volontari risulta insufficiente al sistema.
A provocare l’anomalia di cui sopra sono essenzialmente cause di natura degenerativa che hanno origine dall’età o da alcune patologie.
In particolare possono portare ad un tipo più o meno serio di bradicinesia:
- il morbo di Parkinson, che costituisce la causa primaria di questa condizione, ed altri parkinsonismi
- alcuni disturbi psichiatrici, come la depressione maggiore e il disturbo bipolare
Quali sintomi accessori ha la bradicinesia?
↑ topLa sintomatologia correlata dipende evidentemente dalla causa primaria, e può essere piuttosto varia in relazione ad essa.
Alcuni dei sintomi che si possono associare a questa condizione sono:
- difficoltà cognitive e mnemoniche (dovute alla degenerazione di varie parti del cervello)
- difficoltà ad articolare la parola
- inappetenza
- astenia
- ipotonia e ipotrofia muscolare, cioè riduzione del tono dei muscoli
- tremori agli arti
- disturbi umorali
- incontinenza degli sfinteri
- stipsi
- calo ponderale importante
La lista non è assolutamente esaustiva.
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Diagnosi e terapia
↑ topLa diagnosi viene effettuata tramite gli usuali tre gradi che sono previsti dal processo diagnostico.
Viene pertanto effettuata in primo luogo la raccolta dei dati anamnestici da parte del medico che registra l’entità dei sintomi, ne indaga la loro insorgenza e verifica eventuale storico delle patologie del paziente.
Segue l’esame obiettivo o visita vera e propria, che consente al medico di fare una prima verifica della condizione.
La certezza della diagnosi si potrà tuttavia avere solo con esami neurologici specifici.
Per quanto riguarda la terapia, nel caso la bradicinesia abbia origine degenerativa o ereditaria, quindi sia dovuta a età, Parkinson o Huntington, si procede solitamente con un approccio basato su fisioterapia conservativa e medicinali dopaminergici.
La degenerazione non può tuttavia essere fermata, e la terapia è pertanto puramente sintomatica, volta a cercare di mantenere un livello della qualità di vita dignitoso per il paziente.
Quando l’origine è di carattere psichiatrico l’approccio è farmacologico e psicoterapico, volto a ristabilire, quando possibile, una condizione di salute mentale sufficiente a far regredire la condizione.
A seconda della gravità del disturbo bipolare e della depressione, questi pazienti hanno comunque maggiore speranza di recuperare una vita normale, specialmente se seguono con disciplina la psicoterapia e prendono i medicinali prescritti con la regolarità necessaria.