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La febbre reumatica: sintomi e le complicanze

A cura di
Roberto
Colajanni

La febbre reumatica è una patologia causata da una reazione autoimmune innescata da un'infezione da Streptococco di gruppo A. Indispensabile una diagnosi e terapia precoce per prevenire gravi complicazioni sistemiche.

Che cos’è la febbre reumatica?

La febbre reumatica è una infiammazione acuta e generalizzata che può insorgere dopo un'infezione da streptococco di gruppo A. Più precisamente, è una reazione autoimmune che attiva il sistema immunitario, colpendo i tessuti sani in varie sedi dell’organismo come:

  • articolazioni
  • cuore
  • cute
  • sistema nervoso. 

La febbre reumatica insorge in genere dopo 2-3 settimane da un episodio di faringite da Streptococcus pyogenes (anche se sono segnalati casi da una a 5 settimane dall’infezione), e può manifestarsi in individui di qualsiasi età, ma è più comune nei bambini di età compresa tra i 5 e i 15 anni.

È fondamentale riconoscere precocemente i sintomi e ricorrere tempestivamente al consulto medico per prevenire complicazioni gravi, soprattutto a carico del cuore.

Incidenza in bambini e adulti

La febbre reumatica è più comune nei bambini di età compresa tra i 5 e i 15 anni, sebbene possa presentarsi anche negli adulti. Negli Stati Uniti e negli stati con strutture sanitarie evolute, la prevalenza della febbre reumatica è stata significativamente ridotta grazie alla diffusione dell'uso di antibiotici per trattare le infezioni da Streptococcus pyogenes.

La malattia è tuttavia un problema significativo in molti paesi in via di sviluppo, dove l'accesso a cure mediche adeguate può essere limitato. L'incidenza può variare a seconda della regione geografica e dei fattori socioeconomici.

Quali sono i sintomi della febbre reumatica?

I sintomi della febbre reumatica possono presentarsi con diverso grado di severità, andando da lievi a gravi, e coinvolgendo diversi apparati corporei. Sintomi caratteristici della forma più frequente sono:

  • febbre alta, superiore a 38 ° C spesso 39°- 40° C 
  • dolore e gonfiore alle articolazioni. È caratteristico il passaggio dell’artrite da un'articolazione all’altra in particolare a ginocchia, anche, gomiti, caviglie e talora ai polsi.
  • coinvolgimento cardiaco, con infiammazione (miocarditi, pericarditi) e alterazione delle valvole cardiache
  • eruzione cutanea di colore rosso pallido tendente al rosa, che compare inizialmente sul collo e si diffonde poi sul torace, addome e schiena, risparmiando caratteristicamente il volto. È chiamato eritema marginato o anulare, in quanto i bordi rilevati con il centro della chiazza piano lo fanno assomigliare a un anello. 
  • noduli sottocutanei non dolenti di dimensione massima 2 cm a livello degli arti inferiori e/o gomiti. Compaiono in genere dopo la prima settimana di malattia.
  • movimenti involontari e rapidi degli arti, spesso accompagnati da sindrome ansioso-depressiva, conosciuti come corea di Sydenham (chiamata anche ballo di San Vito). 

È importante prestare attenzione a questi sintomi, specialmente dopo un'infezione da streptococco, poiché la tempestiva identificazione e il trattamento della febbre reumatica possono prevenire danni permanenti al cuore e ad altri organi.

Cosa provoca la febbre reumatica? Cause e fattori di rischio

La febbre reumatica si sviluppa per un processo autoimmune generato da anticorpi e cellule T dell'organismo. Questi attaccano lo streptococco di gruppo A ma anche alcuni tessuti normali del corpo come cuore, articolazioni, pelle e sistema nervoso.

Alla base di questa risposta anomala del sistema immunitario, come abbiamo detto, vi è un'infezione da Streptococco di gruppo A. Ad ogni modo, non tutti coloro che contraggono un'infezione da questo batterio sviluppano febbre reumatica. Sono stati evidenziati alcuni fattori predisponenti alla malattia come:

  • familiarità
  • infezioni ripetute
  • predisposizione genetica
  • interruzione precoce della terapia antibiotica indicata.

Complicanze 

La complicanza più temuta della febbre reumatica è la cardiopatia reumatica. Questa patologia, in genere, insorge dopo 10-15 anni dalla malattia principale, anche se sono segnalate manifestazioni precoci specie nelle infezioni ricorrenti.

Sono colpite le valvole cardiache, specie la valvola mitrale e quella aortica, che diventano insufficienti (le valvole non si chiudono correttamente) o stenotiche (si restringono in modo anomalo). Il sintomo principale è la mancanza di respiro, all’inizio sotto sforzo e poi anche a riposo, per insorgenza di insufficienza cardiaca

Come si diagnostica la malattia reumatica?

La diagnosi di febbre reumatica può essere complessa e richiede una valutazione approfondita. Indispensabile consultare il medico ai primi sintomi di malattia ed eseguire un tampone faringeo rapido (disponibile in farmacia) nei casi di faringite con febbre che insorge in bambini in età da 5 a 15 anni e negli adulti venuti a contatto con bambini affetti da faringite streptococcica. 

Il medico potrà suggerire alcuni test di laboratorio della fase infiammatoria come l’emocromo, la velocità di eritrosedimentazione (VES) e la proteina C-reattiva (PCR), nonché test per rilevare la presenza di anticorpi contro lo streptococco di gruppo A. Nel caso di sospetto interessamento cardiaco potrà essere consigliato uno studio ecocardiografico.

Come si cura la febbre reumatica?

Il trattamento della febbre reumatica è mirato a eradicare lo Streptococco, ridurre l'infiammazione, alleviare i sintomi e prevenire le complicazioni a lungo termine.:

  • terapia antibiotica: raccomandato l’uso di penicillina o amoxicillina. Importante seguire le indicazioni del medico sulla dose da assumere e sulla durata della terapia (anche se i sintomi dovessero migliorare prima) per evitare recidive e complicanze
  • farmaci antinfiammatori: per ridurre l'infiammazione e alleviare il dolore articolare sono prescritti antinfiammatori non steroidei (FANS) come ibuprofene o naproxene 
  • profilassi antibiotica post-guarigione dalla febbre reumatica per trattare precocemente le reinfezioni e impedire le complicanze. La profilassi è raccomandata per almeno 5 anni o fino ai 21 anni di età, utilizzando la penicillina benzatina intramuscolare 1 volta al mese, oppure amoxicillina giornaliera per via orale. 

Importante consultare il medico alla fine della terapia effettuata per monitorare la progressione della malattia e prevenire complicazioni.