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L'allergia al sole (o fotoallergia)


L'allergia al sole, o fotoallergia, è una reazione del sistema immunitario alla luce del sole.

Allergia al sole: di cosa si tratta?

L'allergia al sole, conosciuta anche come fotoallergia, è una risposta anomala del sistema immunitario alla luce solare. Questo fenomeno si manifesta tipicamente con eruzioni cutanee, prurito e la comparsa di piccole vesciche sulla pelle.  Le aree più comunemente interessate includono mani, piedi, collo, braccia e tronco.

La fotoallergia non va però confusa con l'eritema solare. Quest'ultimo è il risultato di una vera e propria ustione cutanea, causata dall'eccessiva esposizione ai raggi solari, mentre la fotoallergia può insorgere anche con esposizioni minime, a seguito di una reazione immunitaria specifica.

Esistono diverse tipologie di allergia al sole:

  1. La dermatite polimorfa solare rappresenta la forma più comune e sono le donne a essere maggiormente colpite. Solitamente i sintomi si manifestano per la prima volta in giovane età, quando ci si espone al sole con maggiore frequenza.
  2. La dermatite polimorfa solare ereditaria si sviluppa invece fin dall'infanzia e tende a presentare sintomi più intensi rispetto alla forma non ereditaria.
  3. La dermatite fotoallergica si verifica quando la pelle reagisce alla luce solare dopo l'assunzione di farmaci o il contatto con determinate sostanze chimiche.
  4. E infine, l'orticaria solare: una malattia rara, una particolare forma di orticaria cronica indotta dai raggi ultravioletti. In questa circostanza la reazione cutanea si sviluppa nel giro di 5/10 minuti dopo l’esposizione.

Le cause della fotoallergia non sono ancora del tutto chiare, ma si ritiene che coinvolgano una combinazione di fattori genetici, ambientali e di stile di vita. Nei soggetti geneticamente predisposti il sistema immunitario interpreta erroneamente alcuni componenti della pelle alterata dal sole come "nemici" ed innesca quindi una risposta immunitaria contro di essi, causando i sintomi tipici della fotoallergia.

In altri casi, come indicato in precedenza, l'allergia può essere scatenata dall’interazione tra luce solare e sostanze chimiche presenti sulla pelle come profumi o creme per il viso e il corpo, o assunte attraverso farmaci.

Come capire se si è fotosensibile?

I sintomi caratteristici di fotosensibilità possono variare da individuo a individuo, ma generalmente comprendono:

  • eruzioni cutanee con macule rosse distribuite sulla pelle
  • Prurito intenso e persistente
  • Bruciore e sensazione di calore sulla cute colpita
  • Formazione di piccole vesciche sulla cute esposta al sole
  • Presenza di piccole lesioni cutanee, simili a punture di zanzare, denominate pomfi

I sintomi possono comparire sia durante l'esposizione solare diretta, sia dopo alcune ore dall'esposizione. 

Come si diagnostica l’allergia al sole?

Per confermare un'allergia al sole è essenziale consultare un dermatologo esperto che, attraverso la storia clinica e una serie di test specifici, può valutare la reattività della pelle alla luce solare e confermare la diagnosi con precisione.

Per gli accertamenti possono essere richiesti test specifici: uno di questi è il test di fotosensibilità, che prevede l'esposizione controllata di una piccola area di pelle alla luce ultravioletta per valutare la comparsa dei sintomi tipici della fotoallergia.

Un ulteriore test diagnostico è il photopatch test, che consiste nell'applicare sulla pelle la sostanza sospettata di causare l'allergia, seguita dall'esposizione a raggi ultravioletti per valutarne la reazione cutanea.

In situazioni particolarmente complesse, o quando la diagnosi è dubbia, potrebbero essere necessari esami del sangue ed, eventualmente, una biopsia cutanea per escludere altre condizioni.

Come curare l'allergia al sole?

I rimedi per curare la fotoallergia dipendono dalla forma allergica e dalla gravità dei sintomi. Nei casi lievi per i pazienti affetti può essere sufficiente evitare l'esposizione al sole per alcuni giorni e lasciare riposare la pelle.

Nei casi più gravi o persistenti possono essere invece necessari trattamenti specifici, tra cui la fototerapia, che prevede un'esposizione graduale al sole per diverse settimane al fine di ridurre la reattività della pelle ai raggi ultravioletti.

Quando necessario possono essere prescritti farmaci sintomatici come antistaminici, per ridurre i sintomi e migliorare il benessere del paziente. 

Come fare prevenzione?

L’allergia al sole ed eventuali dermatiti possono essere evitate limitando l'esposizione al sole durante le ore più calde, scegliendo quindi di trascorrere poco tempo sotto al sole tra le 10 e le 16. 

È inoltre consigliabile esporre gradualmente la superficie cutanea per consentire alle cellule cutanee di adattarsi gradualmente alla luce solare. Indossare occhiali da sole e indumenti protettivi può aiutare a ridurre l'esposizione diretta ai raggi solari e a proteggere gli occhi e le parti del corpo dove la pelle è più sensibile. 

L’utilizzo di creme solari è importante: devono essere scelte con cura e non devono contenere prodotti chimici che possano aumentare la sensibilità della pelle al sole.