Skip to content
Pubblicato inSintomi

Bruciore di stomaco, i principali rimedi

Sono diversi i rimedi per alleviare i sintomi della pirosi gastrica: si va dagli antiacidi da banco, passando per farmaci che riducono la produzione degli acidi gastrici. Resta tuttavia fondamentale rivolgersi al gastroenterologo per la giusta diagnosi e una opportuna terapia risolutiva.

bruciore di stomaco, i principali rimedi

Per il bruciore di stomaco, i rimedi possono essere diversi, in base alla gravità e alla persistenza del disturbo.

Due esempi sono i tipici antiacidi da banco o, nei casi più severi, farmaci per la riduzione della secrezione acida.

In ogni caso bisogna consultare il proprio medico curante o lo specialista gastroenterologo il prima possibile, che saprà valutare le cause e il più opportuno approccio terapeutico al bruciore di stomaco.

Affronta l’argomento, e indica un insieme di rimedi non farmacologici per il bruciore di stomaco, il dottor Andrea Costantino, gastroenterologo del Santagostino.

Prenota una visita gastroenterologica

Bruciore di stomaco, rimedi e interventi sullo stile di vita

↑ top

Prima di indicare quali siano i rimedi farmacologici più adatti al bruciore di stomaco, il cui termine medico è pirosi gastrica, conviene soffermarsi su un aspetto importante: il bruciore di stomaco spesso è conseguenza di comportamenti poco corretti. Risulta quindi necessario intervenire sulla propria alimentazione e sullo stile di vita, in ogni caso, per poi comunque intervenire con il supporto del professionista medico.

Ci sono dunque alcuni accorgimenti che è necessario prendere per prevenire la pirosi gastrica, prima di scegliere uno dei rimedi naturali possibili.

Innanzitutto va ridotta l’assunzione delle bevande gasate, delle bevande alcoliche, dei cibi fritti e grassi, delle bevande a base di caffeina. Questi alimenti determinano infatti un aumento dell’acidità dello stomaco. I pasti, inoltre, non dovrebbero essere troppo conditi, perché riducono i tempi di svuotamento gastrico.

Il fumo dovrebbe essere assolutamente evitato, anche per i problemi di pirosi gastrica, in quanto contribuisce all’aumento di acidità e determina una diminuzione di continenza da parte dello sfintere esofageo inferiore, causando anche il reflusso gastroesofageo.

Bruciore di stomaco, rimedi rapidi con antiacidi da banco

↑ top

Quando si avverte un bruciore di stomaco, la prima scelta spesso suggerita è rappresentata dagli antiacidi da banco.

Si tratta di farmaci disponibili senza prescrizione, in grado di neutralizzare immediatamente l’acidità gastrica grazie a sali come magnesio, calcio, alluminio o bicarbonato. L’effetto, quasi istantaneo, può alleviare il sintomo nel giro di pochi minuti. Per questa ragione gli antiacidi da banco sono consigliabili principalmente per episodi rari di bruciore di stomaco, dopo pasti abbondanti o prima di coricarsi.

Il sollievo è comunque temporaneo: l’effetto dura poco e, quando assunti per più di due settimane consecutive, possono indurre effetti negativi come squilibri elettrolitici, stitichezza o diarrea e addirittura un effetto rebound che peggiora la situazione. Proprio per questo motivo, se i sintomi non regrediscono o addirittura peggiorano, è consigliabile rivolgersi comunque al medico che potrà valutare strategie differenti.

Riduzione della produzione di acido: H2‑bloccanti e IPP

↑ top

Nei casi in cui il bruciore di stomaco si presenti con frequenza o persista nel tempo, la strategia terapeutica cambia: vengono introdotti farmaci in grado di ridurre la secrezione acida.

La prima linea prevede gli H2‑bloccanti, come la ranitidina, che inibiscono i recettori dell’istamina nelle cellule gastriche, offrendo sollievo per diverse ore. Quando gli H2-bloccanti non sono sufficienti, si ricorre agli inibitori della pompa protonica (IPP), come omeprazolo o pantoprazolo, che agiscono profondamente riducendo la produzione acida per un periodo prolungato, fino a 16, 18 ore.

Questa classe di farmaci è particolarmente indicata in presenza di reflusso cronico o ulcere. Gli IPP devono essere usati con cautela: un’assunzione prolungata può ridurre l’assorbimento di minerali essenziali (magnesio, calcio, ferro) e vitamina B12, aumentare il rischio di fratture ossee e, in casi rari, favorire infezioni gastrointestinali e complicazioni renali.

Per la motilità, assumere procinetici e protettori

↑ top

In alcuni casi, il bruciore si accompagna a digestione lenta e senso di pienezza. In queste situazioni, il medico può prescrivere farmaci procinetici come metoclopramide o domperidone, che favoriscono lo svuotamento dello stomaco.

Aiutano a ridurre il ristagno di cibo e la conseguente irritazione, ma vanno utilizzati con cautela, per brevi periodi. Possono infatti causare effetti neurologici o stanchezza.

Per proteggere la mucosa gastrica nei soggetti con gastriti o ulcere è utile assumere farmaci che creano una barriera protettiva locale, come sucralfato o alginati, che riducono l’infiammazione e favoriscono la guarigione.

Lo stile di vita può fare la differenza

↑ top

Per garantire l’efficacia dei trattamenti farmacologici è importante avere un adeguato stile di vita.

Rimanere in posizione eretta almeno due o tre ore dopo i pasti e, nel caso del reflusso notturno, avere la testa sollevata dl letto di circa 15 cm riduce il reflusso. È poi importante mantenere un peso salutare e smettere di fumare: l’eccesso di peso e le abitudini dannose aumentano la pressione addominale e il reflusso.

Prenota una visita gastroenterologica

Quando serve uno specialista?

↑ top

Se, nonostante l’utilizzo di antiacidi, farmaci antisecretori e l’adozione di accorgimenti alimentari e posturali, i sintomi persistono o peggiorano, si consiglia fortemente di consultare un medico.

In questi casi possono essere utili approfondimenti diagnostici come la gastroscopia, il test per Helicobacter pylori o indagini specifiche per patologie croniche. Per fare alcuni esempi: reflusso gastroesofageo grave, ulcere, ernia iatale.

L’esito di questi esami consente al medico di personalizzare la terapia, che può prevedere cicli mirati di IPP o procinetici, oppure, in casi particolari, valutare soluzioni chirurgiche.